G.A.A.T. Umbertide

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Dintorni        

 

Su tutte le alture disseminate nel territorio del comune di Umbertide svettano castelli e torri, posti anticamente a difesa del territorio, che possono essere piacevolmente scoperti lungo itinerari che attraversano verdi colline.

VERSO PREGGIO

Il castello di Romeggio - sec. XIV

Per la strada che porta a Preggio, su una collina che domina Umbertide, sorge il castello di Romeggio, costruzione che risalirebbe al periodo medioevale, quando per queste contrade transitavano i "Romei", pellegrini che si recavano a visitare i luoghi santi. 

 

Il castello di polgeto - sec. XIV

A breve distanza si incontra il castello di Polgeto, costruito nel 1399 intorno ad un fortino già esistente nel XIIsecolo che apparteneva a Biagio di Buto, fuoruscito perugino. E' uno dei castelli meglio conservati, perchè è stato sempre abitato. 

 

Proseguendo poi per alcuni chilometri si arriva a Preggio, antico borgo a 638 m. di altezza circondato da una ricca vegetazione e da boschi che ne fanno un luogo di villeggiatura per chi ama un ambiente naturale incontaminato e la quiete della collina umbra. 

La Rocca di Preggio, per la sua posizione dominante, era considerata tra le più importanti del territorio Perugino e dell'Alta valle del Tevere. 

Esisteva già nel 917, anno in cui l'imperatore Berengario I confermò la signoria di Preggio al marchese Uguccione II dei Bourbon. 

Oltre ai resti della rocca sono da vedere la chiesa della S.S. Trinità in San Francesco (1223) che conserva un reliquario d'argento dorato che custodisce una "Sacra Spina" esposta il martedì di Pasqua e la chiesa della Madonna delle Grazie (1400) che racchiude un delizioso altare di stile rinascimentale e un affresco attributo al Pinturicchio.

 Da Preggio si può proseguire per il Lago Trasimeno che si scopre dalla Pineta di Col di Campana in uno scenario di suggestiva bellezza.

VERSO LA PINETA RANIERI

Il castello di Civitella Ranieri - sec. XV A pochi passi dalla città, in posizione dominante, la Pineta Ranieri che insieme al Macchione e al Parco Ranieri, offre 23 ettari di verde attrezzato e non. 

Dalla Pineta, sopra la E-45, si può ammirare il maestoso castello di Civitella Ranieri, splendido esempio di fortezza medioevale. 

La sua costruzione risale ai primi dell'anno 1000, quando per ordine di Raniero, fratello del duca Gugliemo di Monferrato, il figlio Uberto fece costruire una "cittadella". 

L'attuale struttura architettonica è frutto di successivi interventi che nel corso degli anni ne hanno modificato l'aspetto originario.

 Proseguendo di alcuni chilometri si arriva al castello di Serra Partucci, che si erge su una collina tra i torrenti Reggia ed Assino. 

L'attuale struttura fu edificata sulle rovine dell'antico castello, distrutto nel 1420 da Giacomo Baglioni, luogotenente di Braccio Fortebracci.

VERSO LA VALLATA DEL NICCONE

Il borgo di MontemigianoUsciti da Umbertide, verso Città di Castello per la Tiberina 3Bis, ecco apparire in alto sulla sinistra il castello di Montalto, con la sua alta torre, che anticamente fu una fortezza di grande importanza tattica per la difesa di Fratta e per tenere a freno le mire espansionistiche della vicina Città di Castello.

 La prima notizia storica del castello risale al 1385, anno in cui venne fortificato dai perugini. 

Inoltrandosi poi verso la vallata del Niccone, attraversata dall'omonimo torrente, zona di grande interesse paesaggistico, su un'alta collina sopra il centro abitato di Niccone, si può ammirare l'antico borgo medioevale di Montemigiano, con il suo castello, la sua antica chiesetta e le sue case restaurate in tempi recenti. 

Alla fine del territorio umbertidese, a confine con quello toscano, sorge il castello di Reschio, altro esempio di fortezza medioevale, della cui esistenza si ha notizia già nel 1355.

VERSO L'EREMO DI MONTECORONA

Abbazia di San Salvatore - sec. XI  

L'abbazia di San Salvatore di Montecorona, si trova a quattro chilometri da Umbertide, ai piedi del colle omonimo. Secondo la tradizione sarebbe stato San Romualdo a fondare, nell'XI secolo, il monastero di San Salvatore di Monte Acuto. 

L'antica cripta seminterrata è di notevole valore artistico e culturale. E' composta di un vasto locale diviso in cinque navate, con colonne di vari stili che sorreggono le basse volte. La cripta dell'abbazia

La chiesa superiore, a tre navate, fu consacrata nel 1105; conserva resti di affreschi ed un coro ligneo di buona fattura. Interessante il campanile a pianta ottagonale e circolare, forse anticamente torre di difesa, con l'orologio recentemente restaurato. 

Dall'abbazia si sale ai 705 metri dell'Eremo, lungo una strada circondata da boschi di faggi e castagni e punteggiata da edicole votive. Anticamente era collegata alla Badia da un sentiero detto "la mattonata", largo circa due metri e costruito a secco con blocchi di pietra arenaria, riaperto n occasione di una passeggiata ecologica che ha permesso di riscoprire il fascino di una natura ancora intatta. 

L'Eremo è un antico monastero la cui costruzione risale al XVI Secolo per opera dei padri Camaldolesi e Coronesi.  

Proseguendo per la stessa strada si scopre a un tratto l'antico borgo di Santa Giuliana,Il borgo medievale di Santa Giuliana di una suggestione unica, completamente restaurato nel rispetto dell'originaria struttura medioevale. Non si conosce la data di costruzione di questo castello, le cui prime notizie risalgono al 1362, mentre nel 1411 fu cinto d'assedio dal capitano Paolo Orsini, alleato di Braccio Fortebracci da Montone. 

 

Proseguendo verso Perugia si incontra la fortezza di Valenzina, di cui si hanno scarse notizie. Edificata per motivi di difesa, si pensa che la parte ancora esistente sia stata adattata, nei secoli XVI e XVII, alle esigenze dei proprietari terrieri. 

A circa 3 chilometri, deviando verso Pierantonio, alla confluenza del torrente Nese con il Tevere, si può vedere in alto il castello di Ascagnano, il cui nome sembra derivi dagli Ascani, posteri di Enea. Non si conosce la data della sua fondazione. Le prime notizie risalgono al 1370, quando Gilberto conte della Serra entrò in Castiglione Ugolino, che si era ribellato ai Perugini, ai quali tentò di togliere anche il castello di Ascagnano. L'antico castello fu fatto distruggere da Biordo Michelotti e dai magistrati di Perugia allorché venne scoperto che Giacomo d'Ascagnano ed altri familiari avevano progettato di consegnare ai nobili fuorusciti perugini, avversari del Michelotti, il loro castello. I ruderi furono acquistati nel 1415 da Agnolo Ticagnetto, perugino, che iniziò subito la ricostruzione. Nel secolo XIX proprietario del castello fu Ettore Fiorenzi, che nel 1832 lo vendette al re di Baviera Luigi I. Il castello, nei secoli, ha subito diversi mutamenti, ha cambiato vari proprietari ed è stato adattato per renderlo sempre più confortevole e funzionale.

 Riprendendo infine la strada per Perugia si può ammirare, in alto a destra, il magnifico castello di Antognolla, posto in territorio perugino, ma vicinissimo a quello del Comune di Umbertide, che spicca fra le case di un antico borgo. Non è nota l'epoca di costruzione del primitivo castello, ma pare che in questo luogo esistesse, fin dal 1174, un monastero benedettino. Nel 1404 vi si rifugiarono i nobili perugini Jacopo degli Arcipreti, Pandolfo Baglioni e Donato di Ser Jacopo con i seguaci. I Baglioni, nel 1480, occuparono il castello e lo tennero sotto il loro controllo per alcuni anni. Nel 1836 la contea di Antognolla fu acquistata dal marchese Giovan Battista Guglielmi di Roma. La famiglia Guglielmi rimase proprietaria di Antognolla fino al 1921.

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Aggiornato il: 09 marzo 2002