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§ 1. - Civitella Ranieri
"Civitella Ranieri è una grossa Contea appartenente ai Nobili Signori di questo nome. Ha un Castello fortificato con mura munite di merli e torrioni, distante da Umbertide Km 8. Poco dopo il Mille le Città di Perugia, di Città di Castello e quella di Gubbio disputavano l'alto dominio di Civitella; ma questa per la reciproca gelosia dei contendenti, si mantenne sempre indipendente e libera. Raniero, fratello di Guglielmo Duca di Monferrato, Capo illustre di questa storica famiglia, circa l'anno 1078 imprese la costruzione di tal Cittadella, da cui ha derivato in seguito il nome di Civitella. Nel 1216 essendo insorte dissensioni fra i Perugini e i Gubbini, dopo vari combattimenti e rovine, finalmente si fece la pace, e con sentenza di Pandolfo Podestà di Perugia nel dì 2 dicembre 1217 se ne stabilirono i patti. Fra i principali fu quello, che si lasciasse libera la Città di Perugia di poter aver giurisdizione su d'alcuni Castelli, e fra questi su Civitella dei Conti Tanieri. Nuovi dibattimenti ed appelli si fecero in seguito su tale convenzione, e gli ambiti castelli risorsero a libertà. Ma fra le sanguinose discordie fra Guelfi e Ghibellini, rimanendo Civitella soggetta all'alto dominio del Pontefice, fu dei Popolani Ghibellini (o Raspanti) molto devastata, e nel 16 dicembre 1360 proditoriamente occupata dai Michelotti, Capi di questo partito. Ruggero Ranieri sopradetto Cane (dalla figura di tal animale che portava nella sua insegna) Guerriero valoroso e magnanimo, che comandava in quei tempi le Venete Squadre, e che nel 1412, come Coclite al Ponte, salvò sull'Isonzo Venezia dall'Esercito vittorioso di Sigismondo Re di Ungheria, sapute le sciagure della sua Terra, e de' Suoi, e nutrendo odio implacabile contro i Raspanti, sopraggiunse all'improvviso con forte mano di Fanti e con Trecento Cavalli, e sbaragliati i nemici, ricuperò con gloria l'avito Castello. Ruggero Cane morì in Perugia nell'Aprile 1441 e con solenni funerali fu altamente onorata la di Lui memoria. Sigismondo Imperatore nell'anno 1443, trovandosi in Perugia, concesse a Civitella il titolo di Feudo Nobile con tutti i privilegi e le giurisdizioni relative, titolo che durò precisamente fino alla soppressione dei Feudi comandata da Bonaparte. Nell'anno 1491 Civitella fu travagliata da nuova disavventura. Nelle civili discordie suscitatesi in Perugia fra i Baglioni e i Degli Oddi, sopraggiunti Paolo Orfini e Camillo Vitelli con altri Capitani Fiorentini in soccorso dei primi, si recarono coi Loro Soldati a fare terribili scorrerie a danno dei possessi di quei Nobili, che tenevano la parte dei secondi, tra i quali i Ranieri; e dopo di avere brutalmente saccheggiato Schifanoja, l'undici di Giugno se ne vennero a Civitella, ove misero tutto a sacco, scaricando perfino quanto erasi fatto di nuovo sulla ricostruzione del Castello. Civitella fu sempre dentro la Diocesi Vescovile di Gubbio e Vicariato di Fratta, ed il Rettore della Chiesa di San Cristofero ebbe sempre il titolo di Arciprete. Nella statistica pubblicata dal Cardinal Consalvi il 26 novembre 1817 Civitella fu unita al Comune di Fratta sotto il nome di Università appodiata. Queste Università nel nostro Comune erano tre: - Preggio - Poggio Manente - e Civitella Ranieri - Venne così confermata col Motu-Proprio di Leone XII nel 21 dicembre 1827; e da Gregorio XVI nell'anno 1833. Soppresse quindi le Università, rimase Civitella a far parte indistinta del Comune di Umbertide." |
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